Gulham (nome di fantasia) proviene da una famiglia che vive in una zona rurale del Pakistan con scarse risorse. Sua madre è vedova e disoccupata, ha un fratello e una sorella minori che studiano ancora. Anche Gulham, che predilige le materie scientifiche, vorrebbe tanto proseguire gli studi, per questo ha raccolto tutto il suo coraggio ed è partito, da solo, ancora adolescente, e dopo un viaggio durato anni affrontando peripezie di ogni tipo è arrivato dapprima in Grecia, da dove è scappato dopo una permanenza di sette mesi, e ha raggiunto l’Italia. Accolto in Comunità, ha conseguito la licenza media in quanto il titolo di studio in suo possesso non era riconosciuto dal nostro sistema scolastico. Nel corso del primo anno delle superiori ha avuto un rendimento scolastico eccellente essendo riuscito in breve tempo a comprendere e a esprimersi con un buon italiano (il ragazzo parla inglese e, durante i 7 mesi trascorsi in Grecia, lavorando, è riuscito a raggiungere un livello base di greco moderno).
Purtroppo, Gulham non può dedicarsi esclusivamente allo studio, infatti il debito da lui contratto per intraprendere il viaggio in Italia deve essere ancora parzialmente ripagato, senza dimenticare che la famiglia in patria dipende economicamente da lui. Ha quindi trovato lavoro come addetto alle pulizie in un ostello, a Milano, ma in poco tempo il datore di lavoro si è accorto delle sue attitudini e capacità, del suo inglese fluente e del buon italiano, destinandolo così alla reception.
Il CAM ha quindi ritenuto importante, affinché potesse continuare a studiare, erogare una Borsa Studio. Incontrandolo per la prima volta, colpiscono i suoi occhi scuri, profondi, tristi e il suo sguardo un po’ sognante e, allo stesso tempo fiducioso. Il gruppo dei volontari del CAM che incontra Gulhan ogni mese è rimasto conquistato dalla sua intelligenza, sensibilità e pacatezza.
Il ragazzo ha sempre definito “perfetto” il suo lavoro: gli piace l’ambiente, che gli consente di esercitare le lingue, il lavoro ha ritmi e modalità tali che gli permettono di conoscere e frequentare molte persone provenienti da vari Paesi e allo stesso tempo di proseguire gli studi. Gulham, infatti, lavora come receptionist tutta la settimana dalle 16.00 alle 24.00 e, al mattino, segue regolarmente le lezioni del secondo anno delle superiori.